Grammatica Coreana: 5 Punti Base Per Iniziare
5 Punti Base Di Grammatica Coreana // Inizia A Studiare Il Coreano!
La grammatica coreana base è forse la sfida più difficile per i nuovi studenti.
Questo perché la grammatica coreana è molto diversa da quella italiana e si basa su un insieme di regole completamente diverso.
Non è sicuramente troppo intuitiva.
Nonostante queste difficoltà però, è importante imparare la grammatica corretta.
La grammatica è la struttura di base su cui si fondano le lingue. Senza di questa, non saremmo in grado di costruire frasi o di comunicare le nostre idee.
Se sei alle prime armi, non farti intimidire.
L’importante è partire. Per aiutarti a iniziare, abbiamo stilato un elenco dei cinque punti fondamentali della grammatica coreana che uno studente di questa lingua deve conoscere.
Grammatica Coreana | – 이다, – 이에요/예요
Grammatica Coreana | 있다, 있어요
Grammatica Coreana | 없다, 없어요
Grammatica Coreana | 안, – 지않다/않아요
Grammatica Coreana | 못
Grammatica Coreana | Come Imparare La Grammatica Coreana
Grammatica Coreana | Domande Frequenti
Grammatica Coreana | – 이다, – 이에요/예요
이다 (ida) è una particella grammaticale che va attaccata alla fine di un sostantivo.
Esprime uno stato di esistenza. L’equivalente in italiano sarebbe “c’è”, “ci sono”, o “esserci”, a seconda del contesto.
Si usa quando chi parla vuole introdurre un nuovo argomento.
Per esempio quando ci si introduce, come “Io sono Mary”.
Si usa anche quando l’oratore vuole affermare che qualcosa semplicemente è. Vediamo un paio di esempi elencati di seguito.
- 사과이다. (sagwa ida) = È una mela
- In questo caso, il sostantivo è 사과 (sagwa), che significa “mela”. Aggiungendo 이다 (ida), esprimiamo che una mela esiste. In altre parole, “c’è una mela” o “è una mela”.
- Una caratteristica curiosa di 이다 (ida) è che se è collegato a una parola che termina con un suono vocalico, il primo carattere 이 (i) può essere abbandonato. In alcuni casi, è considerato più naturale. In questo esempio, quindi, si può dire 사과다 (sagwa da).
- 앤이다. (Anne ida) = È Anne/Sono Anne
- In questo caso, il sostantivo è in realtà una persona di nome Anne, che in coreano si scrive 앤. Aggiungendo 이다 (ida), esprimiamo l’idea che Anne esiste. Quando un’altra persona pronuncia questa frase, significa “È Anne”. Tuttavia, se è Anne stessa a dirlo, significa che sta indicando se stessa, quindi “Sono Anne” è più preciso.
이에요 (ee-eh-yo) e 예요 (yeh-yo) sono le versioni più formali di 이다 (ida). Hanno lo stesso significato di 이다 (ida), suonano solo più rispettose.
이에요 (ee-eh-yo) si usa con sostantivi che terminano con una consonante; 예요 (yeh-yo) si usa con quelli che terminano per vocale.
Per esempio:
- 사과예요. (sagwa yeh-yo) = È una mela
- La parola che indica la mela 사과 (sagwa) termina con un suono vocalico, quindi si aggiunge 예요 alla fine. Funziona in modo simile all’esempio sopra.
- 앤이에요. (Anne eeh-eh-yo) = È Anne/Sono Anne
- Il nome Anne 앤 termina con una consonante (“n”), quindi si aggiunge 이에요 alla fine.
CONSIGLIO | Se non si sa se usare 이다 (ida) o 이에요 (ee-eh-yo)/예요 (yeh-yo), meglio usare quest’ultimo in quanto più formale.
Dopo tutto, è sempre meglio essere considerati eccessivamente educati che involontariamente scortesi.
esempio | forma base | FORMALe |
---|---|---|
È una mela | 사과이다. (sagwa ida) | 사과예요. (sagwa yeh-yo) |
È Anne/Sono Anne | 앤이다. (Anne ida) | 앤이에요. (Anne eeh-eh-yo) |
Grammatica Coreana | 있다, 있어요
Anche 있다 (itda) si aggiunge dopo un sostantivo e ha due funzioni.
La prima funzione è quella di segnalare l’esistenza di qualcosa in una certa posizione.
In italiano, è come dire “a” o “in”.
- 서울에 있다. (Seoul-eh itda) = Sono a Seul/È a Seul
- Seul è la capitale della Corea. Aggiungendo 있다 (itda), diciamo che qualcuno o qualcosa si trova a Seul.
La seconda funzione di 있다 (itda) è quella di esprimere il possesso – l’idea che qualcuno possiede qualcosa.
- 연필 있다. (yeonpil itda) = Ho una matita/Hanno una matita
- 연필 (yeonpil) significa “matita” in coreano. Aggiungendo 있다 (itda), comunichiamo che qualcuno è in possesso di una matita.
있어요 (ee-suh-yo) è semplicemente la versione più formale di 있다 (itda). Ecco gli esempi precedenti, questa volta utilizzando 있어요 (ee-suh-yo).
- 서울에 있어요. (Seoul-eh ee-suh-yo) = Sono a Seul/È a Seul
- 연필 있어요. (yeonpil ee-suh-yo) = Ho una matita/Hanno una matita
Come si può notare, i significati sono gli stessi di prima, ma con 있어요 (ee-suh-yo) risulteranno più formali.
Se non si è sicuri di quale usare, opta per la versione formale con 있어요 (ee-suh-yo).
esempio | forma base | FORMALe |
---|---|---|
Sono a Seul/È a Seul | 서울에 있다. (Seoul-eh itda) | 서울에 있어요. (Seoul-eh ee-suh-yo) |
Ho una matita/Hanno una matita | 연필 있다. (yeonpil itda) | 연필 있어요. (yeonpil ee-suh-yo) |
Grammatica Coreana | 없다, 없어요
없다 (eopda) è l’opposto di 있다 (itda).
Mentre 있다 (itda) afferma che qualcosa esiste, 없다 (eopda) è una negazione, che implica che qualcosa non esiste o non è possibile.
Anche 없다 (eopda) segue un sostantivo e, come 있다 (itda), ha due funzioni.
La prima funzione è quella di sottolineare che qualcosa non esiste.
Per esempio:
- 서울에 없다. (Seoul-eh eopda) = Non sono a Seul/Non è a Seul
- Aggiungendo 없다 (eopda) alla fine di Seul, stiamo dicendo che qualcuno o qualcosa non si trova a Seul.
La seconda funzione di 없다 (eopda) è quella di esprimere il non possesso – l’idea che qualcuno non abbia qualcosa.
- 연필 없다. (yeonpil eopda) = Non ho una matita/Non hanno una matita
- Aggiungendo 없다 (eopda) alla fine di 연필 (yeonpil), comunichiamo che qualcuno non è in possesso di una matita.
없어요 (eop-seo-yo) è la versione formale di 없다 (eopda). Ecco gli esempi precedenti con 없어요 (eop-seo-yo).
- 서울에 없어요. (Seoul-eh eop-seo-yo) = Non sono a Seul/Non è a Seul
- 연필 없어요. (yeonpil eop-seo-yo) = Non ho una matita/Non hanno una matita
esempio | forma base | FORMALe |
---|---|---|
Non sono a Seul/Non è a Seul | 서울에 없다. (Seoul-eh eopda) | 서울에 없어요. (Seoul-eh eopseoyo) |
Non ho una matita/Non hanno una matita | 연필 없다. (yeonpil eopda) | 연필 없어요. (yeonpil eopseoyo) |
NOTA BENE | Se non si è sicuri sulla forma da utilizzare, è sempre meglio optare per quella più formale con 없어요 (eop-seo-yo).
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Grammatica Coreana | 안, – 지않다/않아요
안 (ahn) precede un aggettivo o un verbo.
Il suo scopo è quello di negare quell’aggettivo o verbo, dicendo che quella qualità o azione non esiste.
Il suo equivalente italiano sarebbe “non”.
- 안 예뻐 (ahn yeppeo) = Non è bello/Non sei bello
- 예뻐 (yeppeo) in coreano significa “bello”. Aggiungendo 안 (ahn) davanti, diciamo che qualcuno o qualcosa non è bello.
- 안 좋아 (ahn jo-ah) = Non mi piace/A loro non piace
- 좋아 (jo-ah) in coreano significa “piacere”. Aggiungendo 안 (ahn) davanti, diciamo che a una persona non piace qualcuno o qualcosa.
Un’altra particella grammaticale che svolge la stessa funzione è 지 않다 (ji anta).
A differenza di 안 (ahn), questa va dopo l’aggettivo o il verbo.
- 예쁘지않다 (yeppeuji anta) = Non è bello/Non sei bello
- Prendiamo l’aggettivo “bello” (예쁘다) e togliamo 다 (dah). Poi aggiungiamo 지 않다 alla fine. Così affermiamo che qualcuno o qualcosa non è bello.
- 좋아하지않다 (jo-ah-ha-ji anta) = Non mi piace/A loro non piace
- Prendiamo il verbo “piacere” (좋다) e togliamo 다 (dah), proprio come nell’esempio precedente. Poi aggiungiamo 지 않다 alla fine. Anche questo serve come negazione.
지 않아요 (ji an-ha-yo) è la versione formale di 지 않다 (ji anta).
Ecco gli esempi precedenti, ma utilizzando 지 않아요 (ji an-ha-yo).
- 예쁘지않아요. (yeppeuji an-ha-yo) = Non è bello/Non sei bello
- 좋아하지않아요. (jo-ah-ha-ji an-ha-yo) = Non mi piace/A loro non piace
esempio | forma base | FORMALe |
---|---|---|
Non è bello/Non sei bello | 예쁘지않다. (yeppeuji anta) | 예쁘지않아요. (yeppeuji an-ha-yo) |
Non mi piace/A loro non piace | 좋아하지않다. (jo-ah-ha-ji anta) | 좋아하지않아요. (jo-ah-ha-ji an-ha-yo) |
Grammatica Coreana | 못
못 (mot) è una particella che precede il verbo.
Il suo scopo è quello di negare quel verbo, cioè di dire che quell’azione non può essere fatta o è impossibile.
L’equivalente italiano sarebbe “non potere” o “non sapere”.
A differenza della particella precedente, 못 (mot) implica che l’azione non può avvenire a causa di circostanze esterne che sfuggono al controllo del parlante, o che l’azione è semplicemente impossibile anche se il parlante vorrebbe farla avvenire.
- 못 가요. (mot gayo) = Non posso andare/Non possono andare
- 가요 (gayo) è la forma educata di “andare” in coreano. Aggiungendo 못 (mot) davanti, diciamo che l’azione seguente è impossibile. Pertanto, significa che qualcuno non può andare da qualche parte.
- 한국말 못 해요. (Hanguk-mal mot haeyo) = Non so parlare coreano/Non sanno parlare coreano
- 한국말 significa “lingua coreana”. Il verbo di questa frase è 해요, che significa “fare”. Aggiungendo 못 (mot) davanti, stiamo dicendo che non possiamo farlo. Quindi, messa insieme, questa frase significa letteralmente “io non so fare il coreano” o “loro non sanno fare il coreano” (ossia, parlarlo).
Grammatica Coreana | Come Imparare La Grammatica Coreana
Prima di tutto, un rapido ripasso. Ecco i cinque punti fondamentali della grammatica coreana:
coreano | italiano |
---|---|
– 이다, – 이에요/예요 | c’è, ci sono, esserci |
있다, 있어요 | a, in o avere |
없다, 없어요 | non essere a o non avere |
안, – 지 않다/않아요 | non |
못 | non potere o non sapere |
La grammatica è una delle parti più difficili dello studio di una nuova lingua, soprattutto di una lingua difficile come il coreano. Quindi non preoccuparti se ti sembra tutto difficile all’inizio!
L’importante è buttarsi e cercare di usare la grammatica nel contesto.
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Grammatica Coreana | Domande Frequenti
Quali sono le particelle base della grammatica coreana?
Alcune delle particelle base della grammatica coreana sono:
– 이다, – 이에요/예요 = is, are, am
있다, 있어요 = at, in or has, have
없다, 없어요 = not at, not in or does not have
안, – 지 않다/않아요 = not
못 = cannot
Come si dice “non” in coreano?
“Non” in coreano si dice 안 (ahn) e il suo scopo è quello di negare quell’aggettivo o verbo, dicendo che quella qualità o azione non esiste.
Come si dice “esserci” in coreano?
이다 (ida) esprime uno stato di esistenza. L’equivalente in italiano sarebbe “c’è”, “ci sono”, o “esserci”, a seconda del contesto.
Come si dice “avere” in coreano?
La seconda funzione di 있다 (itda) è quella di esprimere il possesso – l’idea che qualcuno possiede qualcosa.
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